E' da un po' che non postavo, non perchè non so cosa dire ma perchè non saprei come iniziare. Sono successe relativamente poche cose in questi giorni, in questa ultima settimana o addirittura in questo ultimo mese. Le mie giornate sono scandite dal fruscio delle pagine di libri pieni di simboli disparati, dal picchiettare delle mie dita che sfiorano i tasti a corsa corta del portatile, dallo stridere della penna, con la punta leggermente ammaccata, che veleggia sul niveo mare di carta di un blocco, dai miei gemiti di fatica in palestra quando il tendine del polso sinistro si fa risentire sotto quella cicatrice.
Il quadro è scarno, pochi colori, ma ben disposti.
OrdinatiOgnuna di queste attività so che ha un suo scopo, so che in qualche modo mi fa crescere, so che non è tempo sprecato, ma è particolarmente difficile rendersene conto. In alcuni momenti in particolare.
E' uno di quei momenti in cui mi riprometto sempre di dover dare il tutto per tutto, ma poi in qualche modo mi rilasso e mi agito follemente, ad intervalli regolari nella loro casualità. Forse è l'ambiente sempre uguale da tanto, troppo tempo, forse sono i traguardi ancora avvolti dalla bruma dell'incertezza o forse sono io.
E non intendo contraddirlo per nessuno motivo.31. Un difetto? ti sottovalutihanno detto. Dargli torto? No, perchè il cuore è puro e i sentimenti anche, e non vedo altro che tenera sincerità nella risposta.
E allora è vero? Dove diamine si nascondono l'egocentrismo, il narcisismo o l'arroganza quando ne servirebbe un po'?
Perchè mi sento spesso senza forze quando dovrei dare il massimo?
Piangersi addosso non serve mai a nulla, e guardandomi indietro non mi posso lamentare, mi piace quello che ho fatto e probabilmente lo rifarei, ma non posso continuare a camminare alla cieca e compiacermi della strada percorsa.
Basta.
Non ne posso più.
Devo guardare avanti, fissare un punto preciso e muovermi, camminare, correre per raggiungerlo.
Sputare sangue...mi sono chiesto sempre perchè si dica così ma la risposta è molto semplice secondo me. Provate a correre per un'ora, a fare uno sforzo fisico prolungato nel tempo, e inizierete a sentire in bocca un sapore strano insieme alla salivazione aumentata. Quel sapore è prorpio quello del sangue. Non so il motivo fisiologico che fa scaturire la cosa, ma so solo che sentire quel sapore sulla lingua mi fa dimenticare per un attimo lo sforzo. E poi sputi, per sentirlo nuovamente.
C'è qualcosa di perverso in questo, lo so.
E il mio cuore mi dice di seguire una direzione precisa.Non devo chiedere scusa a nessuno per questo sfogo notturno. Il blog è il mio. Potete non leggere.
Non mi basta e sono contento che sia così.Voglio farvi sapere che intendo cambiare, che intendo migliorare, che intendo tornare a splendere più di prima, più di un anno fa. E devo tutto questo a voi. A lui che è metodico, a lei che è genuina, a lei che è solare, a lui che è sensibile.
A voi.
In questo momento sto' guardando una bellissima foto e ci sto associando stupende parole.Confusione. Cao. Eris aveva ragione. L'ha sempre avuta.
"Molte religioni adorano i principi di armonia e ordine nell'Universo, mentre il Discordianesimo può essere interpretato come l'accettazione del fatto che la disarmonia e il caos sono aspetti della realtà altrettanto validi."
Mi sento Discordiano più che mai in questo momento.
Mi riconosco in ogni singola virgola del
Principia Discordia.
E' tutto vero.
E ti rendi conto di non averlo mai fatto.Tutto a parte una cosa che nemmeno Lei ha considerato, e nemmeno io di riflesso. L'unica cosa che pare avere un senso in tutto questo sublime Caos. Era difficile da scovare, come quando cerchi in una cartina il nome dello stato o del paese e non lo trovi mai alla prima occhiata. Non perchè sia troppo piccolo, ma perchè non immaginavi fosse così grande. Eppure è sempre stato lì, dal primo istante. Immenso.
Nemmeno io a dire la vertà, ma ti rendi conto di essere cieco solo quando ricominci a vedere.Eris non considerava te.
Nemmeno minimamente.Etichette: pentaconato messaggi segreti Eris amici